sabato 9 maggio 2009

È in crescita la fame di case popolari

SANTA CROCE. Da oggi per i cittadini della zona del cuoio sarà più semplice conoscere e far valere i propri diritti nell’ambito delle problematiche legate all’abitazione. Nasce infatti la sede locale dell’Unione Inquilini, storica associazione di volontariato che dal 1968 assiste e fornisce consulenze gratuite a chiunque esprima un disagio abitativo. Virgilio Barachini, segretario provinciale e membro della segreteria nazionale dell’associazione, traccia un quadro alquanto preoccupante della situazione abitativa locale. «Alcuni fattori politici ed economici di portata nazionale - ha detto Barachini - stanno mettendo in ginocchio il mercato immobiliare e in grave difficoltà molte famiglie, che non riescono a garantirsi un posto in cui vivere: la crisi economica, il passaggio all’euro e la liberalizzazione del mercato delle locazioni hanno portato con gli anni ad un aumento sconsiderato degli affitti. Inoltre, c’è da considerare la scarsissima disponibilità di case popolari: nel comune di Santa Croce se ne contano 250, un numero per forza di cose largamente insufficiente. L’Unione Inquilini vuole essere vicina con consulenze legali e non a quelle famiglie che subiscono ingiustizie o che per qualsiasi motivo non riescono a ottenere una sistemazione dignitosa ed equa». Un impegno, quello dell’associazione, condiviso anche dal sindaco Osvaldo Ciaponi: «L’amministrazione ha ben presenti le esigenze di questa larga parte della popolazione santacrocese: basti ricordare i venti alloggi recentemente assegnati e i sei previsti nelle prossime settimane. Purtroppo, le risorse comunali sono limitate e da parte nostra non possiamo che augurarci una maggiore consapevolezza da parte del governo, e che questa consapevolezza si traduca in risorse economiche di immediata spendibilità. Le premesse, comunque, non sono delle migliori, se proprio l’anno scorso il governo ha tagliato un terzo dei fondi destinati a questo settore, costringendo il Comune ad attingere per ben quindicimila euro al fondo straordinario al fine di garantire alloggi popolari ai richiedenti. Per finire vorrei chiudere una sterile polemica: i cittadini italiani non si preoccupino, avranno gli stessi diritti di accesso alle case popolari dei cittadini stranieri, e già i numeri lo dimostrano. Su 252 case disponibili, 35 sono abitate da stranieri, quindi il 14%, contro il 16% di popolazione straniera residente nel nostro comune». L’Unione Inquilini, che sarà operativa anche nei vicini comuni di San Miniato, Montopoli Valdarno e Castelfranco di Sotto, lavorerà a stretto contatto anche con una realtà ormai consolidata come l’associazione Domus sociale, operante nel mercato privato e attiva da anni nella difesa di chi è escluso dalle liste per le case popolari e di chi è in attesa di una sistemazione definitiva. Per qualsiasi esigenza, è attivo uno sportello orientativo ai servizi abitativi il sabato dalle 8,30 alle 10,30 presso il municipio di Santa Croce in piazza del Popolo 8. - Nicolò Colombini

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